Casa Hibiscus

Isola di Salina

Anticamente chiamata Didyme deve il suo nome a uno stagno costiero -un tempo utilizzato come <<salina>>- in località Lingua profondo pochi metri. Come estensione e popolazione è la seconda dell’Arcipelago misurando 26,8 Kmq dopo Lipari. A differenza di Lipari, che fa comune per le restanti cinque isole, a Salina sono presenti ben tre Municipi e cioè Santa Marina, Malfa e Leni. L’isola presenta due montagne principali: Monte Fossa delle Felci (962 m) e Monte Rivi, uniti tra loro da un crinale; ad ovest si trova il Monte dei Porri (un cono vulcanico) dove ‘riposa’ la frazione, scarsamente abitata, di Pollara.

Per saperne di più

L’isola è costituita da sei vulcani; le alte pendici sono ricoperte da felci, pioppi, castagni e della tipica macchia mediterranea in prevalenza costituita da ginestra, mirti e corbezzoli. Le medie e basse pendici sono terrazzate e cosparse da piante di capperi, fichi d’india e colture varie (frutteti, uliveti e vigneti). Meritano di essere citati i vini rossi prodotti da più case agricole e soprattutto la produzione della malvasia dal colore dorato e un intenso aroma con sapore delicatamente dolce. Importante la produzione e la lavorazione dei capperi dai molteplici usi culinari in massima parte esportati.

L’architettura è quella tipica dello “stile eoliano” prevalentemente con fabbricazioni a pianterreno e tetti a terrazzo, con pergolato sorretto da colonne coniche (pulera) e ‘bisuoli per le sedute. Soli nei centri abitati ci sono case con il primo piano. Tutti i centri abitati sono collegati da una interessante e ben tenuta strada rotabile, tra cui l’incantevole Valdichiesa (sella a 285 metri sul livello del mare). Lungo questa rotabile, inoltre, sorge il santuario della Madonna del Terzito che risale al 1630 meta di frequenti pellegrinaggi. Il mare è ricco di abbondante fauna ittica mentre le montagne presentano un notevole patrimonio naturale con numerose specie vegetali e animali tanto che è stata resa area protetta.

Sono presenti testimonianze romane dell’età del bronzo con insediamenti classificati tra il XVII e il XV secolo a.C. Insomma, nel suo insieme l’isola è molto pittoresca e si fa apprezzare per le sue bellezze panoramiche e per le piacevoli escursioni via terra e via mare.

 

Escursioni:

Alla Fossa delle Felci (m 962 s.l.m. punto più alto delle Eolie) al mote del Porri, a Valdichiesa e poi a Pollara. Interessante il collegamento con bus delle varie contrade dove comprare i capperi, l’origano e la ‘mitica’ malvasia presso i vari produttori dell’isola.

 

Gite in barca:

Periplo dell’isola, sosta a Lingua (raggiungibile anche via terra) per gustare cibi di tradizione locale (granite e pane cunzato), e osservare il laghetto dove veniva ‘coltivato’ il sale A Santa Marina è presente un comodo e recente porticciolo rifugio per chi arriva in barca.

 

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